
Il grande momento si avvicina.
In fondo alla pagina (dopo i post e prima dei video) c'è l'inquietante conto alla rovescia che segna quanto manca alla nostra ora X: mezzogiorno del 2 giugno 2007.
Indietro non si torna.
"La macchina organizzativa si è messa in moto ed è stato aperto un tavolo per le trattative con le rappresentanze sindacali in modo che possa proseguire la concertazione per assicurarsi che tutto si svolga nel modo migliore e nel pieno rispetto del sollazzo degli invitati in modo che possano rappresentare il volano per l'economia della nostra festa matrimoniale".
A proposito di economia, visto che per sposarci abbiamo scelto un posto in culo al mondo (soprattutto per chi arriva dal "Continente") e che mi auguro che il più possibile di voi resti anche domenica per poter festeggiare fino a tarda notte e godersi (a prescindere dal clima...) il mare del giorno dopo, mi rendo conto che per i nostri sfizi matrimoniali dovrete spendere una barca di soldi e questo mi dispiace veramente tanto.
(...)
Passato il momento di dispiacere rispondo alle sempre più pressanti richieste sulla
LISTA NOZZE. A prescindere dal fatto che il matrimonio ti fa cambiare idea sul mondo, per anni sostenevo orgoglioso: "Al mio matrimonio non vorrei mai la lista nozze perché è un gesto tarro e antiquato, come le bomboniere e le partecipazioni..."
. Bene, a volte gli eventi ti portano a fare retromarcia a fuoco un po' come ha fatto Ivan Basso sul doping. Il risultato è che, tra le altre cose, non abbiamo preparato una lista nozze, ma due.
Una lista tradizionale e formale in un negozio di elettrodomestici e affini
(Media World: 070-2288214)
e una più moderna, ormai altrettanto tradizionale, in un'agenzia viaggi di amici
(Carla Puddu: 393-1900001).
Nel ricordarvi che si accettano anche forzieri pieni d'oro, piante resistenti al vento per la nostra terrazza, collezioni complete in vinile dei più grandi musicisti degli ultimi due secoli e un buono per una parrucca da sposo, vi saluto e vi ringrazio.
- Z -