Lavoro tutti i giorni fino a tardi. Ma devo trovare il tempo per studiare.
Quindi la notte studio, finché non mi addormento. Poi cerco, quando ne ho le forze, di alzarmi presto per studiare...
Ma, mi chiedo, è possibile che alle 9 del mattino ci sia già una giornata così?
La preparazione non so se migliora, ma la tintarella in compenso sì.
venerdì 25 gennaio 2008
sabato 12 gennaio 2008
911999: Nove anni passano
Qualche ora fa era il nono anniversario della scomparsa di Fabrizio De André. Semiorfano.
Ricordo molte cose di quel giorno di fine millennio.
Dei giorni prima e dei giorni dopo.
Quell'inverno e quel gennaio non li dimenticherò mai. Perché, allora, all'inferno lui ci è andato d'inverno, mica come Piero che si è dovuto accontentare, con inconsapevole coraggio, di crepare a maggio. Già, proprio il maggio che tanti altri significati ricopre.
Data l'ora e il contesto mi fermo qui, ma raccomando a me stesso di approfondire meglio certi passaggi.
E i collegamenti, tra gli altri, con la mia terra.
Etichette:
Fabrizio De André,
La canzone del maggio,
La guerra di Piero
Iscriviti a:
Post (Atom)