Qualche ora fa era il nono anniversario della scomparsa di Fabrizio De André. Semiorfano.
Ricordo molte cose di quel giorno di fine millennio.
Dei giorni prima e dei giorni dopo.
Quell'inverno e quel gennaio non li dimenticherò mai. Perché, allora, all'inferno lui ci è andato d'inverno, mica come Piero che si è dovuto accontentare, con inconsapevole coraggio, di crepare a maggio. Già, proprio il maggio che tanti altri significati ricopre.
Data l'ora e il contesto mi fermo qui, ma raccomando a me stesso di approfondire meglio certi passaggi.
E i collegamenti, tra gli altri, con la mia terra.
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